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Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po’ cane anch’io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di abbaiare stancame. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi. Molto.

 

daghyInnanzitutto quando si è un randagio, non si fanno tante storie!
È la Spepa che squittisce. Ha una voce terribilmente acuta. Le parole rimbalzano contro i muri, il soffitto e il pavimento della cucina. Si mescolano al tintinnio delle stoviglie. Troppo rumore. Il Cane non ci capisce un’acca. Si limita ad appiattire le orecchie aspettando che passi. E poi ne ha sentite di peggiori. Che gli dia del randagio non lo tocca poi tanto. Sì, è stato un randagio, e allora? Non se n’è mai vergognato. Le cose stanno così. Ma santo cielo, com’è acuta la voce della Spepa. E quanto parla! Se non avesse bisogno delle quattro zampe per reggersi dignitosamente in piedi, il Cane si tapperebbe le orecchie con le zampe davanti. Ma si è sempre rifiutato di scimmiottare gli uomini.

Abbaiare stanca. La forza non conta niente nella vita. Saper schivare è quello che conta.

Daniel Pennac, Abbaiare stanca

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Daghy, sempre nel mio cuore